Questo non è un post dedicato ad un album, ma ad un film documentario. Il soggetto della pellicola è Mark Sandman, indiscusso protagonista della musica degli anni novanta con i suoi Morphine, innovatore degli strumenti musicali con il suo basso elettrico slide a due corde. La pellicola è stata realizzata, ma adesso servono fondi per poterla distribuire nel mercato cinematografico. Gli autori attraverso il sito kickstarter, un website dedicato al crowdfunding, stanno cercando sovvenzioni. Con 50 dollari vi portate a casa il DVD.
Maggiori informazioni qui.
martedì 24 maggio 2011
venerdì 20 maggio 2011
yourbandsreview webzine: CASA DEL MIRTO – "1979"
yourbandsreview webzine: CASA DEL MIRTO – "1979": "Non so chi ha scritto il press kit di Casa del Mirto, ma mi ha confuso. Credevo in fatti di essere costretto ad ascoltare un disco banale e..."
giovedì 19 maggio 2011
yourbandsreview webzine: HUNGRYHEART – "ONE TICKET TO PARADISE"
yourbandsreview webzine: HUNGRYHEART – "ONE TICKET TO PARADISE": "Gli Hungryheart sarebbero stati bene nel 1988 o giù di lì a riempire gli stati di ragazze dai capelli ossigenati in canotte fluò e calzini ..."
LANTLOS - Neon
Sul finire dello scorso anno mi sono messo a piangere per questo disco. Per me è stato il migliore del 2010, in assoluto.
Curiosità è che si tratti di un disco di black metal, genere che non capisco, non mi piace, non mi affascina, non mi intriga per nulla. L'estremismo in musica mi è sempre andato, il rischio pure, ma gli algidi gruppi afferenti a questo genere non mi sono mai garbati, forse perché nella loro musica non era nascosta nessuna debolezza (apparentemente) e la trama era così fitta e complessa da non lasciare trasparire alcuna luce. Sono per il lato debole insomma.
Sotto sotto però aspettavo l'evoluzione, come in tutte le cose, verso una nuova fase. Diciamo la maturità dopo l'adolescenza di questo genere.
Ed ecco arrivare i Lantlos, per me pura poesia.
Con una magistrale talea i nostri innestano nella pianta nerastra del metal lo shoegazing più fragile e il post rock più rapido e pesante (If these trees could talk, tanto per citarne uno dei vari gruppi), ottenendo un sound commovente.
Disperso tra la tristezza, la solitudine cristallina di chi vaga da appartamento ad appartamento, di cuore in cuore sensa trovare casa (lantlos in dialetto tedesco significa "senza tetto"...) e l'assenza di un antidolorifico decente, che ti fa urlare disperato.
E sono solo in due a fare tutto questo. Herbst, tutti gli strumenti e i testi. Neige, già dei francesi Alceste, alla voce.
Anche se non vi siete fati convincere sentite almento pulse/ surreal. Per me sublime.
Lo trovate qui .
Curiosità è che si tratti di un disco di black metal, genere che non capisco, non mi piace, non mi affascina, non mi intriga per nulla. L'estremismo in musica mi è sempre andato, il rischio pure, ma gli algidi gruppi afferenti a questo genere non mi sono mai garbati, forse perché nella loro musica non era nascosta nessuna debolezza (apparentemente) e la trama era così fitta e complessa da non lasciare trasparire alcuna luce. Sono per il lato debole insomma.
Sotto sotto però aspettavo l'evoluzione, come in tutte le cose, verso una nuova fase. Diciamo la maturità dopo l'adolescenza di questo genere.
Ed ecco arrivare i Lantlos, per me pura poesia.
Con una magistrale talea i nostri innestano nella pianta nerastra del metal lo shoegazing più fragile e il post rock più rapido e pesante (If these trees could talk, tanto per citarne uno dei vari gruppi), ottenendo un sound commovente.
Disperso tra la tristezza, la solitudine cristallina di chi vaga da appartamento ad appartamento, di cuore in cuore sensa trovare casa (lantlos in dialetto tedesco significa "senza tetto"...) e l'assenza di un antidolorifico decente, che ti fa urlare disperato.
E sono solo in due a fare tutto questo. Herbst, tutti gli strumenti e i testi. Neige, già dei francesi Alceste, alla voce.
Anche se non vi siete fati convincere sentite almento pulse/ surreal. Per me sublime.
Lo trovate qui .
lunedì 16 maggio 2011
yourbandsreview webzine: VANDEMARS - "BLAZE"
yourbandsreview webzine: VANDEMARS - "BLAZE": "E’appena uscito il disco dei Vandemars, come da poco annunciato su queste pagine. Lo recensisco volentieri e, lo anticipo, positivamente. L..."
mercoledì 11 maggio 2011
OM - God is good
Già apprezzavo Cisneros all'epoca dei rimpianti Sleep, quando la dopa era il centro della musica.
Lo stimo ancor di più da quando si è ripulito e ha messo su questo combo basso e batteria, attraverso cui devitalizza il suo doom della droga per sostituirla con il fumo degli incensi e la domanda di infinito.
Si tratta comunque della ricerca della visione, ma non indotta, bensì prodotta dalla musica e dal ritmo. Quindi non è la sostanza psicotropa a definire la musica, ma è quest'ultima che induce la trance.
Lo stream of consciousness ultraminimale delle onde sonore prodotte dai nostri due (+ qualche sample) si assesta qui in una aperta ambientazione cristiana, quella del primo secolo dopo Cristo, più orientale che occidentale, ortodossa più che cattolica.
Basterebbe la sola monumentale Thebes (20 minuti!) a imporre l'acquisto, ma c'è pure dell'altro.
Respirate a fondo, chiudete gli occhi, mormorate le vostre orazioni, testa rivolta verso il cuore, gambe incrociate e fatevi questo viaggio.
Lo trovate qui.
yourbandsreview webzine: MARIO PERCUDANI - "NEW DAY"
yourbandsreview webzine: MARIO PERCUDANI - "NEW DAY": "La differenza tra Percudani e qualche big star del pop soul/blues internazionale sono la mancanza di un contratto milionario e un songwrite..."
martedì 10 maggio 2011
G LOVE & THE SPECIAL SAUCE - s/t
Gin tonic, gazzosa con il limone, fate voi. Io long island ice tea. Siamo sul tetto di un vecchio condominio, due poltrone di vimini. Guardiamo in basso. Ci sono i ragazzi che giocano a basket. Un paio di vecchi col cane. Parliamo di dischi come sempre, lontano dalle nostre dolci metà. Cerchiamo un ritmo per l'estate che sta arrivando. Arriva il nostro pusher di fiducia e mette su questa roba su di un enorme stereo portatile.
Ascoltiamo funk super blues hip hop resophonic style. La testa ballonzola. Penso che tireremo fuori la griglia e gli scampi. La birra ed il rum. Una montagna di ghiaccio. E ascolteremo ancora questo disco, fino a tardi.Il comburente è qui: http://www.mediafire.com/?0rkoiejgqd6
lunedì 9 maggio 2011
MR. PARTRIGE - Take away/ The Lure of salvage
Giornata proficua ieri al mercatino dell'usato. Ho trovato il vinile inglese originale di GO2 degli XTC, e questo delizioso album da completista. Si tratta infatti di una rielaborazione del primo materiale degli XTC data 1979 che il buon Partrige, cantante e chitarrista del gruppo, smonta e rimonta, nel tentativo di mettere le premesse a quello che sarà poi l'esperimento di "XTC...explodes together", ovvero il concept dub della band. L'album non è niente di essenziale per chi non adori gli XTC, ma tutto sommato è decisamente curioso perché è uno dei primi episodi di cut and mash up della storia della musica pop (...di lì a poco "pump up the volume"...) Tra le tracce, alcune decisamente balzane, sottolineo: "Steam Fist Futurist" con il suo incedere quasi industrial, "Shore Leave Ornithology", uno spoken word jazzy, "Cairo", etnomusic mischiata con Sergent Pepper, la ultraminimale "Work Away Tokyo Day".
Lo trovate qui, con i suoi gracchi.
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