Eppure questo disco registrato insieme dai nostri è uno dei miei cocktail preferiti (long island ice tea per la cronaca...) e merita l'ascolto. Il mood è molto rilassato. Il lato A (magari avercelo il vinile) è composto da quattro pezzi di media lunghezza, molto riflessivi e quasi ambientali, droni di chitarra quasi slowcore sono sovraesposti a fiati spesso fantasmatici, vicini secondo me a "Gazzelloni" di Eric Dolphy o al più moderno Molvaer. La nota voce nasale dei Motorpsycho fa, quando raramente appare, da idoneo collante. Un po' come svegliarsi dalla sbornia e sentita la propria voce mattutina gracchiante fare l'eco nel cervello, prendere un cachet forte.
Non tutto però è calma post qualcosa. I nostri mi fanno un regalo (ovvio che hanno pensato a me...) con una super mega cover del Theme de Joyo del grandissimo Art Ensamble of Chicago, uno dei migliori pezzi del free jazz di sempre. Credetemi: finito di ascoltare questo pezzo lo riascolterete molte e molte volte ancora di seguito. Il giro di basso sarà un compagno fedele e l'assolo di sassofono è talmente tanto bello che non trovo le parole. Ma tutto ha un gran tiro, davvero.Il lato B è dedicato a una lunga suite per coma farmacologico - bella sì - ma non come il resto dell'album.
Ah...occhio alla serie in the fishtank. Ci sono gioielli a non finire.
Lo trovate qui: http://www.filesonic.it/file/631554584/Motorpsycho
Nessun commento:
Posta un commento