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Sotto un ombrello ci si sta massimo in due. Se sotto l'ombrello dei Praxis ci metti Bootsy Collins (bassista per James Brown, Parliament e Funkadelic), Buckethead (chitarra turnista di molti e autore di diversi album in proprio, uno schizzato che prende Steve Vai e lo consegna agli alieni), Bryan "Brain" Mantia (batteria per Primus, Godflesh, Guns 'n Roses, Tom Waits), Bernie Worrell (tastiere varie per Parliament e Funkadelic), AF Next Man Flip (Lord of the Paradox) (dei Jungle Brothers, ai piatti), Bill Laswell (produttore, inutile parlarne, fate prima se andate su wiki)...allora qualcuno si bagna per forza. La pioggia che ti cade addosso è ghiacciata. Qui il funk e il metal entrano in fusione e i talenti sono così tanti e diversi che il prodotto non può essere catalogato. Si tratta di musica sperimentale che parte da linguaggi musicali conosciuti da tutti per approdare a rive inaccessibili, dove vivono gozilla, mothra e i suoi fratelli. Per niente sbruffoni per le loro capacità tecniche, vi illudono con partenze o pause di normalità, per poi rientrare come monadi impazzite nel loro cervello e fare con le mani (e i piedi) questa roba qua. Questi suonano per loro stessi, incidentalmente siamo in grado di capirli.
Li trovate qui:
http://www.mediafire.com/?blxobitigzl
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